Hospice “San Gennaro”: una nuova struttura per le cure palliative all’interno della rete di
assistenza ai malati terminali e ai loro familiari.
Un nuovo spazio concepito e realizzato per alleviare la sofferenza. L’ex presidio ospedaliero “San
Gennaro”, nel cuore del quartiere Sanità, rinasce a partire da una nuovissima struttura pronta ad
offrire risposte a pazienti affetti da malattie croniche evolutive e incurabili. Nell’ambito dei LEA
distrettuali, l’Hospice San Gennaro prevede un complesso integrato di prestazioni sanitarie
professionali di tipo medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico.

Ma anche sociali, di tutela e alberghiere, nonché di sostegno spirituale a favore di persone affette da malattie per le quali non esistono terapie o, se esistono, sono inadeguate o inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o del prolungamento significativo della vita. La nuova struttura è stata realizzata al 4° piano dell’ala Est dello storico presidio sanitario su una superficie di 1.500 metri quadrati, suddivisi in 3 differenti aree: un’area destinata alla residenzialità (di circa 725 metri quadrati), un’area destinata alla valutazione delle terapie (circa 115 metri quadrati), un’area generale di supporto (di 200 metri quadrati circa e 460 metri quadrati circa di spazi di collegamento funzionale).

Il concept
A curare il progetto è stata l’Unità Operativa “Pianificazione, Programmazione e Sviluppo Interventi
sul Patrimonio Immobiliare” dell’ASL Napoli 1 Centro che si è avvalsa degli architetti e ingegneri
(dipendenti a tempo indeterminato dell’ASL Napoli 1 Centro – ufficio speciale PNRR) – che ne hanno
anche diretto i lavori ed il collaudo – coordinati dall’architetto Antonio Bruno. Per cercare di alleviare
le sofferenze degli ospiti, gli spazi sono stati meticolosamente concepiti in relazione ai loro bisogni,
all’esigenza di privacy e di socializzazione, alle dinamiche sociali, ai fattori psicologici e ai bisogni
assistenziali e spirituali. «L’obiettivo è stato quello di realizzare una struttura capace di interpretare
le esigenze ed essere in sintonia con le emozioni e le difficoltà di pazienti, accompagnatori ma anche
degli operatori», spiega l’arch. Antonio Bruno dell’ASL Napoli 1 Centro. «Volevamo dar vita ad un
ambiente che potesse alleviare le sofferenze e trasmettere serenità, per questo sono state scelte
finiture, colori e arredi in grado di trasmettere quanto più possibile il “senso della casa” e quindi
un ambiente accogliente, familiare».
Gli ambienti
Anche per questo, l’Hospice San Gennaro assicura assistenza e cura in via continuativa, sulle
ventiquattro ore, sette giorni su sette, mediante un’équipe multidisciplinare e multiprofessionale.
Tutte le camere di degenza sono singole e dotate di letto a tre sezioni con materasso antidecubito e
prevedono spazi adeguati alla permanenza notturna di un accompagnatore. Le camere hanno un
tavolo per la colazione, il pranzo e la cena, un divano letto e bagno dedicato e adatto all’uso da parte
degli utenti con disabilità motorie. L’arredo e i dettagli sono pensati per rendere ciascuna stanza
accogliente e confortevole. Un ambiente nel quale la dimensione intima di casa incontra quella
collettiva volta a suscitare emozioni positive. Inoltre, sono stati concepiti spazi dedicati all’incontro
e alla socializzazione (soggiorno polivalente, sala relax multimediale, sala colloqui, finanche i
corridoi) sia tra utenti che tra utenti e accompagnatori.


p.c. CV, corrispondenzaASLNA1C\11.2023
Sollievo per il corpo e lo spirito
«Un hospice è un luogo di sofferenza emotiva, ma è anche uno spazio che può e deve trasmettere
serenità e momenti di sollievo per il fisico e per l’anima», aggiunge il direttore sanitario Maria
Corvino. «Nel momento in cui la malattia non risponde più ai trattamenti attivi i problemi di carattere
psicologico, sociale e spirituale diventano prioritari. Lo scopo delle cure palliative è dare al paziente
e ai suoi familiari la migliore qualità di vita, di fine vita, possibile».
Un’esperienza immersiva
Particolare attenzione è stata posta ad un luogo caratterizzato da un’esperienza forte emotiva
immersiva, ed è stato – pertanto – pensato di accompagnare i giorni di permanenza nella struttura con
un viaggio nell’arte, nello stupore e nei ricordi ma anche un viaggio per nuovi incontri, fatto di
socializzazione, di condivisione.
Una particolarità del progetto dell’Hospice San Gennaro è quello di ispirarsi all’interpretazione dei
numeri della smorfia, per la capacità intrinseca di evocare valori legati alla tradizione napoletana, al
senso di famiglia.
Il progetto di allestimento – curato da Bufera s.r.l. – è esteso all’intera struttura, concepito dividendo
gli ambienti a seconda di un utilizzo comune (corridoi e spazi collettivi) o privato (camere di degenza)
per realizzare ambienti eterogenei, ma allo stesso tempo armonici. La scelta dei numeri rappresentati
ha tenuto conto delle funzioni degli ambienti da allestire, in particolare, per le dodici degenze ed il
day hospice sono stati selezionati alcuni numeri relativi a personaggi e soggetti della smorfia che
potessero caratterizzare i singoli ambienti con la propria personalità, rendendoli immediatamente
identificabili e distinguibili.
Lungo i corridoi e gli spazi comuni si distinguono inoltre opere pittoriche raffiguranti numeri
riconducibili a temi o figure aventi una dimensione collettiva, (ad esempio il Vesuvio, la risata, la
mano, Sant’Antonio, la Madonna). Nella sala polifunzionale, dedita alle attività collettive, è stato
realizzato un dipinto che si ispira al numero della festa, legata alla tradizione della tarantella, simbolo
di aggregazione e giovialità, nonché strumento di conciliazione e convivialità per la comunità
partenopea.
Le opere pittoriche che animano gli spazi dell’Hospice San Gennaro sono state realizzate dagli artisti
Elisa Capdevilla (Spagna), Jontan Carranza Sojo (Spagna), Agostino Iacono (Italia/Ischia), Trisha
Palma (Italia/Napoli), Guido Palmadessa (Italia/Argentina), Zane Prater (U.S.A.), Agus Rucula
(Argentina), Alessandra Vado (Italia/Napoli).
Respira i tuoi ricordi
All’interno del soggiorno è stato allestito uno spazio olfattivo sensoriale “Breathe in your memories”,
una libreria con barattoli che contengono profumi tipici del nostro vissuto e dei luoghi che ci
appartengono. L’obiettivo è di far rivivere ai degenti ed ai loro familiari, attraverso gli odori, ricordi
piacevoli della loro vita, come quel solito caffè al bar in compagnia dei colleghi, quella giornata di
primavera al mare o quella passeggiata nella natura, oppure l’odore del “vasinicola” (il basilico) che
ci ricorda serate in pizzeria con la famiglia o con gli amici.
L’Hospice San Gennaro è caratterizzato da alcuni elementi che si possono sintetizzare in tre macrocategorie:

  • elementi di qualità:
    . protocolli formalizzati per il controllo del dolore e dei sintomi, per la sedazione, per
    l’alimentazione e l’idratazione, per il nursing;
    . programmi formalizzati per l’informazione, la comunicazione e il sostegno al paziente e alla
    famiglia, l’accompagnamento alla morte e l’assistenza al lutto;
    . audit clinico e sostegno psico-emotivo all’équipe;
    . la formazione continua del personale;
    . specifici criteri per il reclutamento e la valutazione periodica del personale;
    . accordi formalizzati con i soggetti erogatori di cure palliative domiciliari accreditati nell’ASL di
    riferimento, all’interno della rete di cure palliative, a garanzia della continuità del percorso di cura;
  • elementi di complessità
    . presenza di una équipe multidisciplinare e multiprofessionale, composta almeno da: medico,
    infermiere, fisioterapista, psicologo, assistente sociale, assistente spirituale;

p.c. CV, corrispondenzaASLNA1C\11.2023

  • elementi di intensità
    . funzionamento sette giorni su sette;
    . assistenza medica sulle 24 ore;
    . presenza infermieristica continuativa nelle 24 ore;
    . presenza continuativa giornaliera di operatori specialistici come fisioterapista, psicologo,
    assistente sociale, assistente spirituale.
    «L’équipe dell’Hospice San Gennaro garantirà il miglior servizio possibile ai pazienti con cure
    intense, continue, di alta professionalità e umanità, oltre che con trattamenti farmacologici,
    accudimento, ascolto, sostegno e – soprattutto», dichiara il dr. Antonio Maddalena, Responsabile
    dell’Unità Operativa Cure Palliative – «il rispetto della persona».
    E’ possibile scaricare la Carta dei Servizi al link
    https://www.aslnapoli1centro.it/documents/20121/740175/CARTA+SERVIZI+HOSPICE+San+Ge
    nnaro.pdf/2434eae1-bf95-ce9f-d101-395e0a786ca7?t=1700051898792
    nella quale sono riportate tutte le informazioni necessarie in merito allʼHospice San Gennaro: cure
    palliative, criteri di ricovero, modalità di richiesta di ricovero, formazione della lista di attesa, criteri di
    gestione della lista di attesa, modalità di accoglienza e presa in carico, aspetti organizzativi e strutturali,
    principi etici e deontologici, modalità di visita, dimissioni, équipe e volontariato, contatti e ubicazione.
    «L’attivazione dell’Hospice San Gennaro, primo hospice di offerta pubblica per la città di Napoli –
    un altro è previsto a Scampia presso la struttura sanitaria Sciuti -, rappresenta un segnale importante
    di attenzione allo sviluppo e all’implementazione delle cure palliative per il territorio necessarie a
    garantire la dignità alla fine vita di ogni paziente e il sostegno ai familiari in un ambiente
    accogliente e confortevole» – dichiara il direttore generale Verdoliva – «e dimostra la capacità del
    Sistema Sanitario Regionale di adeguarsi alle esigenze assistenziali di una medicina sempre più
    attenta al miglioramento della qualità di vita dei malati, in particolar modo di quelli affetti da una
    malattia inguaribile». Prosegue Verdoliva «l’Hospice San Gennaro è una ulteriore tappa di un
    intervento più articolato relativo al complesso del “San Gennaro”; a tal proposito è previsto l’avvio
    dei lavori della Casa e dell’Ospedale di Comunità entro il 30 novembre, per la riqualificazione della
    corte interna, ascensori e restauro facciata principale entro il 15 dicembre ed il restauro delle
    facciate interne ed esterne entro il prossimo mese di febbraio».