L’infettivologo napoletano, Direttore UOC Malattie infettive ad indirizzo respiratorio presso l’Ospedale Cotugno di Napoli succede a Claudio Maria Mastroianni e sarà affiancato dalla Vicepresidente Cristina Mussini, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università di Modena e Reggio Emilia
Roberto Parrella, Direttore UOC Malattie infettive ad indirizzo respiratorio presso l’Ospedale Cotugno di Napoli, è il nuovo Presidente nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT.
Succede a Claudio Maria Mastroianni, che è stato in carica nell’ultimo biennio. L’investitura è giunta alla conclusione del XXII Congresso Nazionale della società scientifica, che si è tenuto dal 3 al 6 dicembre a Firenze, con oltre mille partecipanti e numeri da record per quanto riguarda l’afflusso al voto della componente universitaria. La SIMIT ha un consiglio rinnovato dove la nuova Vicepresidente eletta a Firenze è risultata Cristina Mussini, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, che entrerà a sua volta in carica come Presidente alla fine del 2025.
“Il mio lavoro si svilupperà nel solco della continuità rispetto ai miei predecessori per affrontare al meglio le numerose sfide che l’infettivologia ci pone davanti – ha sottolineato il Presidente SIMIT Roberto Parrella – Abbiamo le aule piene di giovani infettivologi: questo ci rende orgogliosi, ma ci investe anche di responsabilità, con la necessità di creare attività di formazione già avviate in questi anni. Poi si deve guardare al futuro, dalle biotecnologie all’intelligenza artificiale, con potenzialità e responsabilità che dovremo definire nell’uso di questi strumenti”.
“L’azione della mia presidenza si svilupperà lungo due direttrici – prosegue Parrella – All’interno dell’ambito infettivologico contiamo di dare a tutti gli associati l’opportunità di partecipare in maniera attiva, di essere inclusivi, di creare delle reti tra i vari centri italiani. Verso l’esterno l’infettivologo dovrà continuare a essere parte attiva nella valutazione delle questioni di Salute Pubblica da affrontare con le istituzioni, la società civile, l’Istituto Superiore di Sanità, l’AIFA, le Regioni e con tutti gli altri organismi che compongono il nostro Servizio Sanitario Nazionale, dando seguito a importanti iniziative già avviate come il progetto “La Sanità che vorrei…” in sinergia con il Ministero della Salute ”.