Una frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria.
Questi sono i risultati dell’aggressione, l’ennesima, ai danni di un operatore sanitario.
La FP Cgil Campania esprime solidarietà e vicinanza ad Anna ed a tutto il personale sanitario che è vittima, quotidianamente, di questa violenza che è fuori controllo e divenuta, purtroppo, emergenza.
La nostra Organizzazione, condanna questi episodi con forza e si farà, ancora, promotrice di iniziative di sensibilizzazione, con le istituzioni e gli ordini professionali, verso la cittadinanza.
Il personale sanitario va rispettato, sempre.
Infermeria presa a pugni e tirata per i capelli all’ospedale di Castellammare: ferita alle labbra, sull’arcata dentale e al naso. Borrelli: “La ‘guerra’ contro il personale prosegue nel nuovo anno perché il Governo non ha mantenuto le promesse. Ora protocollo d’emergenza.”
E’ cominciato malissimo il 24 sul fronte delle violenze contro il personale sanitario.
Dopo le aggressioni avvenute il 1 ° gennaio all’ospedale San Paolo di Napoli e quella a Casoria ai danni del personale 118, la scorsa notte è avvenuta una vera propria follia all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
Nel pronto soccorso dell’ospedale stabiese un’infermiera ha subito la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni.
Sono al momento al vaglio degli inquirenti le immagini del sistema di videosorveglianza per risalire agli autori dell’aggressione.
L’operatrice sanitaria aveva invitato un gruppo di persone ad attendere nella sala d’aspetto notizie sul parente ricoverato. Il gruppo non ha gradito la decisione e si sono scagliati contro la giovane infermiera. Prima le hanno tirato i capelli, poi è intervenuto un uomo che ha sferrato un pugno in pieno volto.
“Nuovo anno ma stessa storia. Eppure è un allarme che lanciamo da anni. Dopo tante promesse, alcune misure attuate dal Governo, ma mai appieno, tutto è caduto nel dimenticatoio. Noi avevamo proposto una serie di misure atte a studiare e arginare il fenomeno, mai prese in considerazione. E’ evidente che la sicurezza di medici ed infermieri non è considerata una priorità mentre a noi sembra che ci sia una ‘guerra ‘ in corso. A questo punto è necessario attivare un protocollo d’emergenza senza aperure ulteriore tempo. Noi continueremo a lottare affinché il personale sanitario venga tutelato e i violenti vadano in galera.” – queste le parole del deputato dell’Alleanza Verdi- sinistra Francesco Emilio Borrelli.
Ennesima, grave, aggressione all’ospedale di Castellammare di Stabia dopo pochi giorni quella dell’ospedale San Paolo a Napoli.
La Uil e la Uil Fpl, con Giovanni Sgambati e Nicola Di Donna, segretari generali campani, ritengono che “non siano più sufficienti le denunce fatte in questi mesi.
E’ necessario intervenire con presidi di forze di polizia perchè quando sono presenti attenuano di molto le aggressioni. Ma va anche presa una decisione da un punto di vista parlamentare per inasprire le pene per le aggressioni agli operatori sanitari. Medici e infermieri sono stufi. Dopo questi anni di Covid la ripresa di questa escalation di violenze è assolutamente insopportabile”.
Secondo Sgambati e Di Donna “c’è la necessità di coprire i troppi vuoti di organico. Anche questo aspetto determina un allungamento dei tempi nel ricorso alle prestazioni sanitarie e accresce la tensione”.