La consigliera Muscarà: “Ora De Luca cosa farà? Intanto acquistiamo prodotti Campani, se ci riusciamo”

“La battaglia per l’autonomia differenziata è una battaglia vecchia ed eravamo tutti sicuri che anche oggi passasse alla Camera, con definitiva approvazione della legge, ora i diritti degli italiani saranno divisi in base alle Regioni, per legge – ha dichiarato la Consigliera indipendente Marì Muscarà -. Le pre intese Stato-Regione per l’autonomia differenziata furono firmate dal PD a fine legislatura nel 2017, ed i traditori del fu Movimento 5 Stelle sostennero il referendum in Veneto, ed hanno costruito loro in primis l’Autonomia differenziata, soprattutto nel governo Conte 1: il Premier lo dichiarò per mezzo stampa al fianco della Lega Lombarda proprio nel contratto di governo, mentre ora scende in piazza per contrastare ciò che lui sosteneva.
Ora mandano la destra a finire il lavoro: questo Paese come lo conosciamo è finito, proprio come voleva lo statuto della Lega Nord.
Ora vedremo il presidente De Luca come vorrà muoversi ed organizzarsi, intanto consiglio ai Campani di acquistare prodotti Campani (anche se capisco che ci troviamo in un circolo vizioso in cui si rincorre ‘lo sparagno’) in quanto ormai le Regioni del Nord  da cui compriamo la maggior parte dei prodotti, tratterranno la quasi totalità delle tasse in Regione” – conclude Muscarà.

Autonomia, Ciarambino: dal Parlamento il via libera alla secessione

«Oggi è un giorno triste per l’Italia tutta, un giorno buio nella storia del nostro Paese. La maggioranza parlamentare ha scelto di dare il via alla secessione, progetto ignobile e tanto caro da sempre alla Lega, fin dai tempi di Bossi – precisa Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto – Il mio rammarico, accanto al tradimento dei parlamentari del Sud della maggioranza, è stata la lunghissima inerzia dell’opposizione che solo ora, “last minute”, ha iniziato a farsi sentire con più forza contro i danni incommensurabili che il ddl Calderoli causerà al Paese tutto, e non solo al Sud. Un risveglio tardivo – aggiunge Ciarambino – Adesso bisogna scendere in campo tutti, senza sé e senza ma, per contrastare in ogni modo questo attacco al cuore della Costituzione e all’unità dell’Italia. Dal ricorso alla Consulta alla raccolta firme per chiedere il referendum, ogni strada deve essere percorsa. Non sono bastati gli allarmi lanciati da numerose componenti della società civile, da eminenti costituzionalisti e finanche dall’ufficio studi del Senato che hanno da sempre evidenziato carenze e diseguaglianze di questo ddl nei confronti delle regioni del Sud in settori nevralgici quali sanità, istruzione, trasporti, infrastrutture e altri ancora. Ora la politica, quella seria, quella che ha a cuore il futuro del Paese, deve rimboccarsi le maniche e fare presto per contrastare il male assoluto piombato sull’Italia e sugli italiani» conclude la Ciarambino.