Focus durante l’82° Congresso Nazionale FIMMG-Metis
 
È stata condotta un’analisi su 8 regioni rispetto all’ uso dei FANS nella gestione del dolore cronico da cui emerge un aumento dell’uso di queste molecole a partire dal periodo pandemico contestualmente alle indicazioni delle linee guida nel trattamento della -malattia Covid.
L’attività prescrittiva, in parte certamente orientata alla gestione del dolore cronico, si è progressivamente riadeguata alle indicazioni provenienti dalla nota 66 già nel 2023, ricollocando una parte sempre più significativa delle prescrizioni del FANS in fascia C, seppure con alcune differenze tra il nord e il sud del paese.
Il dolore cronico rappresenta una condizione clinica di grande rilevanza, sia per l’impatto sulla qualità della vita dei pazienti che per i costi economici associati. In Italia, circa 13 milioni di persone soffrono di dolore cronico, con costi annuali che superano i 36,4 miliardi di euro, di cui 25,2 di costi indiretti. La gestione delle varie forme di dolore risulta fondamentale soprattutto nel dolore lieve e moderato, dove troppo spesso si assiste all’assunzione di FANS, anche in automedicazione, non sempre considerando il profilo rischio beneficio del farmaco, le controindicazioni o i fattori di rischio predisponenti l’insorgenza di effetti collaterali.
Una recente analisi di Net Medica Italia sull’uso dei FANS, condotta su 8 regioni ha evidenziato un tasso di crescita nella prescrizione dei FANS 2022 vs 2021 del +23,12%, dato ancora più elevato di quello evidenziato nel rapporto OSMED pari al +20,22%. L’ibuprofene risulta essere il farmaco maggiormente prescritto in tutto il periodo di analisi, con una variazione di prescrizioni 2022 vs 2021 del +25,40%.
Il costante e quotidiano lavoro degli MMG per realizzare una reale presa in carico del problema dolore cronico, assimilabile per problematiche di disabilità e impatto sulla vita quotidiana dei pazienti, al pari di altre patologie croniche, diventa la sfida che la professione, anche con la messa in atto dei nuovi modelli organizzativi e l’uso appropriato degli strumenti digitali, sta cogliendo: i dati del 2023 per la prima volta, mostrano una riduzione del tasso di crescita  della prescrizione di FANS in fascia A inferiore al dato OSMED e pari al 16,69%.
“La medicina generale può certamente svolgere un ruolo fondamentale nella presa in carico e gestione del dolore cronico quando coinvolta strutturalmente da parte dell’intero sistema anche a garanzia dell’appropriatezza delle cure”, afferma il dott. Nicola Calabrese, Vicesegretario Nazionale di FIMMG “In tale prospettiva è necessario l’adozione di strategie di proattività degli interventi attraverso anche le nuove dimensioni aggregative della Medicina Generale come le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)”.
“La disponibilità di sistemi informativi evoluti può supportare il medico e le AFT nell’acquisire consapevolezza nelle complessità degli ambiti assistenziali; segnatamente, nella gestione del dolore cronico”, conclude il dott. Calabrese, “possono fornire indicazioni strategiche sulla dimensione dei fenomeni, sulle patologie che lo sostengono, sulle modalità terapeutiche e assistenziali adottate, cercando di ottenere, anche correggendole, la migliore appropriatezza delle performance professionali”.