Parte anche a Napoli, dal 22 ottobre, la campagna di prevenzione gratuita per la psoriasi.

In Campania, circa 200 mila persone convivono con la psoriasi, malattia sistemica della pelle. La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con l’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (Apiafco) – mira a sensibilizzare la popolazione e offrire screening gratuiti nell’Azienda universitaria Vanvitelli per chi ne è affetto o presenta i primi sintomi. In particolare, gli screening, accessibili solo su prenotazione, si terranno dalle 14 alle 18. Info date e centri aderenti: https://www.apiafco.org/pausa_screening/ e https://www.janssenconte.it/it-it/psoriasi360/campagna-pausa-screening-2024.

A sottolinearne l’importanza della campagna è Vincenzo Alaia, presidente commissione Sanità e Sicurezza Sociale del consiglio regionale: «Iniziative di comunicazione come questa hanno un valore aggiunto, ovvero far luce su condizioni spesso sottovalutate perché prese alla leggera, ma che in realtà possono diventare fortemente invalidanti. È estremamente importante far passare il messaggio che ci sono malattie, all’apparenza trascurabili, che in realtà possono avere un forte impatto non solo a livello fisico ma anche psicologico, sociale ed economico. La psoriasi è proprio una di queste, portando nelle forme più gravi a una perdita di produttività a causa delle giornate lavorative perse». 
In Campania, in particolare, le persone affette sono circa 200 mila: Anna Balato, professore associato di Dermatologia della Vanvitelli: «La psoriasi è causata da un’infiammazione immuno-mediata con lesioni cutanee eritemato-desquamative che possono presentarsi in alcune aree limitate o estendersi su tutto il corpo. Tuttavia, non parliamo solo di una condizione cutanea, ma di una malattia a carattere sistemico che può coinvolgere diversi organi e apparati, oltre ad avere pesanti ripercussioni dal punto di vista psicologico e sociale. Infatti, è stato dimostrato come la psoriasi possa avere un legame con lo stress cronico e con alcuni disturbi dell’umore, come ansia e depressione». Aggiunge Valeria Corazza, presidente Apiafco: «È fondamentale anche che il paziente sia informato sulla patologia e sulle terapie che dovrà eseguire. Perciò, collaborazioni e campagne sono importanti per promuovere l’informazione, ma anche per fare network tra i vari enti che si occupano di questa problematica e dare punti di riferimento ai pazienti».