La FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Organizzazione Professionale maggioritaria di categoria esprime una forte preoccupazione in merito al futuro della Medicina Generale in Italia e al rischio di compromettere uno dei pilastri fondamentali del nostro Servizio Sanitario.

È oggetto di questi giorni la discussione in ambito governativo della riforma del ruolo della Medicina Generale

L’ipotesi di una modifica del rapporto giuridico dei Medici di Medicina Generale da convenzionati a medici dipendenti con il SSN, comporterebbe un irreversibile e pericoloso abbandono dei Medici nelle prossimità ed in tutti i territori delle aree della nostra Regione.

La peculiarità attuale del rapporto giuridico del Medico di Medicina Generale, si fonda su un principio fondamentale che caratterizza il nostro Servizio Sanitario Nazionale, il diritto del cittadino di scegliere il proprio Medico, il legame fiduciario e la sua presenza nel territorio con la rete capillare degli studi nelle varie forme organizzative dotate di strutture e personale strettamente legate ai Medici di Medicina Generale.

Caratteristiche della Medicina Generale in Campania

In particolare nella nostra Regione i Medici di Medicina Generale sono circa 3200 (che assistono 4800000 cittadini della nostra Regione) e di questi almeno 1200, (che assistono 1800000 di cittadini della nostra Regione) sono già in possesso dei requisiti per il pensionamento.

Dal 2020 con il decreto 16 (Accordo Integrativo Regionale), la Medicina Generale è organizzata nelle 181 Aggregazioni Funzionali Territoriali diffuse su tutto il territorio delle sette Aziende Sanitarie della Regione che svolgono costantemente e quotidianamente assistenza alla popolazione h 24 attraverso i medici di assistenza primaria a ciclo di scelta e a ruolo orario (ex continuità assistenziale) assicurando oltre 65 milioni di accessi annui, dato registrato nelle piattaforme in suo della Medicina Generale Campana

Inoltre

Dei 550 comuni della Regione circa 350 di questi, presentano una popolazione con meno di 3000 abitanti e le aree periferiche e meno abitate della Regione distano in maniera significativa da strutture o presidi Aziendali o Ospedalieri in grado di fornire cure alla popolazione la cui gran parte è affetta da cronicità e vulnerabilità con caratteristiche assistenziali che esigono risposte terapeutiche nell’ambito del territorio di vita delle persone, tali aree in caso di modifiche del rapporto giuridico dei medici di medicina generale da convenzionati a dipendenti determinerebbero la migrazione dei medici verso strutture Aziendali .

Nelle periferie delle aree metropolitane gli studi dei Medici di Medicina Generale, rappresentano un riferimento irrinunciabile per la popolazione ed in particolare nelle zone con significative deprivazioni sociali e culturali garantiscono la continuità di assistenza sia negli studi che a domicilio della popolazione residente.

L’organizzazione degli studi dei Medici Medicina Generale si avvale inoltre di circa 3000 collaboratori ed oltre 800 infermieri che stabilmente contribuiscono a fornire assistenza e prevenzione attraverso istituti consolidati quali la vaccinazione, che anche quest’anno è stata somministrata negli studi dei Medici di Medicina Generale per il 97% di tutte le dosi somministrate in Regione.

L’ipotesi di una modifica giuridica ed il passaggio alla dipendenza dei Medici di Medicina Generale determinerebbe in maniera irreversibile:

  1. la perdita di assistenza di tipo fiduciaria nelle prossimità
  2. la perdita definitiva per il cittadino del diritto alla scelta del medico
  3. la perdita di medici nei territori periferici e nelle periferie
  4. il licenziamento del personale presenti negli studi dei medici di medicina generale quali i collaboratori di studio e gli infermieri complessivamente per circa 3800 lavoratori.

Tali conseguenze determinerebbero

la perdita di assistenza medica e di riferimenti alle cure per i cittadini nei territori

la perdita del diritto alla scelta del medico

l’aumento del ricorso improprio alle cure ospedaliere

l’aumento del ricorso alle prestazioni sanitarie in regime di privato a carico dei cittadini

la privatizzazione della assistenza sanitaria con necessità per i cittadini di dover optare per forme onerose alternative di cure,

Resto a disposizione, se lo ritiene utile, per un incontro per approfondire il tema e rappresentarle le nostre ragioni.

I Segretari Provinciali della FIMMG Campania