Avevamo parlato di responsabilità e di una giornata di svolta.
Oggi, 2 agosto, questo è ciò di cui possiamo parlare: un’ARAN disponibile al colloquio con rinnovato spirito di collaborazione, non che prima non ce ne fosse, e un fronte di maggioranza che si allarga e si ripropone al dialogo costruttivo. Come Cisl Medici abbiamo chiesto il ripristino dell’indennità di esclusività intera per coloro che sono in part-time, dimezzata dal precedente contratto, e ulteriori miglioramenti su orario di lavoro, guardie, corretto uso delle ore di attività non assistenziali. E un focus sulla tutela legale e la disponibilità a togliere il “comune gradimento”. Fondamentalmente qualcosa in più e meglio di quello che fino ad ora era scaturito dalla contrattazione. Attendiamo adesso il nuovo articolato in cui auspichiamo queste migliorie. Siamo contenti del lavoro fino ad oggi effettuato e siamo convinti assertori della negoziazione “per “e non “contro” qualcuno. Rimaniamo vigili su qualche eventuale nefasto “rigurgito” di norme senza senso sulla rappresentatività, che sarebbero solo foriere di contenzioso e ulteriore rallentamento della contrattazione periferica, ma da oggi possiamo dire che “sulla carta” c’è qualcosa in più che ci accomuna rispetto a ciò che ci divide. Rimarremo inchiodati al tavolo della contrattazione con la fermezza e la capacità di intermediazione che ci contraddistingue. Chiudere questo contratto significherà, come abbiamo già scritto in precedenti interventi, iniziare subito una nuova stagione di confronto e contrattazione: ci sono da ricercare nuove risorse economiche ed umane, fare un percorso comune che porti tutti a farci ritrovare quel senso di appartenenza a difesa del nostro sistema sanitario unico universale che stia vicino ad ogni individuo.