Cosa possiamo fare visto che la pandemia non si arresta ma contrariamente a ciò che ha dichiarato l’OMS (fine emergenza pandemia) si è in piena ripresa e per evitare allarmismi non abbiamo avuto nessuna indicazione di prevenzione?
Il quesito nasce dall’incapacità di produrre un antidoto specifico per il Covid 19, probabilmente per la mancanza di una cooperazione vera fra i vari Stati.
Se all’inizio della pandemia, come aveva suggerito la Fondazione Mediterraneo, attreverso il suo Responsabile Scientifico il Professore Corrado Perricone ematologo, sarebbe stato opportuno lo studio del sistema immunitario per selezionare gli eventuali vaccinandi, cosa mai effettuata e realizzata, ora sarebbe utile verificare anche gli eventuali danni che si sono verificati sul sistema immunitario in seguito alla terapia genica (vaccini ad mRNA).
Lo studio del sistema immunitario si fonda essenzialmente sulla tipizzazione linfocitaria perché quest’indagine ci dà conoscenza della normofunzionalità tramite lo studio funzionale dei linfociti.
I linfociti sono globuli bianchi (leucociti) che hanno un ruolo essenziale nella risposta immunitaria.
La tipizzazione linfocitaria ci permette di approfondire il loro ruolo grazie alla presenza di antigeni di superficie, ognuno dei quali ha una funzione diversa.
I linfociti vengono valutati in relazione alla loro specifica funzionalità: i linfociti T vengono suddivisi in CD3 che rappresentano i linfociti totali, linfociti CD4 cosiddetti linfociti Helper, che aiutano i linfociti B a produrre anticorpi, linfociti T Suppressor CD8, i linfociti CD16 & CD56 definiti anche Natural Killer, responsabili dell’immunità innata, una funzione particolare hanno i linfociti B (CD19) che hanno un ruolo chiave nella produzione di anticorpi.
Un ruolo a parte è quello del gruppo dei linfociti CD8 attivati, anch’esso può essere valutato con la tipizzazione linfocitaria, attraverso la citofluorimetria, tale gruppo nel meccanismo della protezione ha il ruolo di determinare l’eliminazione del virus già al primo contatto.
Ovviamente per una efficace prevenzione bisognerebbe ripristinare l’uso delle mascherine ma anche non tralasciare l’igiene delle mani, vista la sua grande efficacia, abbiamo infatti, il 5 maggio, una giornata modiale dedicata a questa buona abitudine.
Appare ovvio che, visto il fallimento della pregressa vaccinazione, si suggerisce la necessità di trovare un antidoto con la cooperazione di tutti gli Stati anche perchè ci viene il dubbio che forse sarebbe stato meglio attuare l’immunità di gregge.
Del Prof. Corrado Perricone – Ematologo e già responsabile del Centro di Immunoematologia dell’AORN Santobono Pausilipon, già componente del Consiglio Superiore della Sanità. Responsabile del comitato scientifico della Fondazione Mediterraneo
Di Fabio Perricone – Ginecologo, esperto di Medicina della Riproduzione ed Endocrinologia Andrologica – Medicina Clinica e Sperimentale. Membro del comitato scientifico della Fondazione Mediterraneo.