Mille e cinquecento operatori della sanità privata hanno sfilato in corteo per le strade di Napoli per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale. «Quella di stamattina è stata solo la prima parte di una battaglia, una grande mobilitazione» firmata dalle federazioni campane di Fp Cgil, Cisl Fp, e Uil Fpl che si è concentrata in un sit-in sotto il palazzo della Regione a Santa Lucia.

L’esigenza del rinnovo contrattuale e differenze nette fino al 35 per cento tra i vari contratti che prevedono le stesse mansioni, sono solo alcune delle motivazioni che i sindacati hanno prima esposto al presidente AIOP Campania (Associazione Italiana Ospedali Privata) e poi messo sul tavolo della Regione che li ha ricevuti a margine della manifestazione.

«La Regione ci ha assicurato che si farà promotrice presso la Conferenza Stato – Regioni e presso il Governo Centrale della necessità di rinnovare i contratti nazionali Aiop, Aris, Ospedalità Privata fermo ormai da 4 anni, insieme a quello Aiop, Aris, RSA e Centri di Riabilitazione fermo invece da 12», hanno spiegato Marco D’Acunto segretario segretario regionale Fp Cgil, Massimo Imparato coordinatore regionale per la sanità Cisl Fp Campania e Vincenzo Torino segretario regionale Uil Fpl

«Accogliamo con favore l’impegno della Regione Campania per aver condiviso il grido di dolore di migliaia di professionisti. In un Paese civile non si dovrebbe arrivare ad alzare la voce e chiedere il diritto di poter lavorare nelle giuste condizioni – spiegano D’Acunto, Imparato e Torino -. Siamo determinati a chiedere il rinnovo immediato dei contratti, non ci fermeremo fino a quando i professionisti non riceveranno il riconoscimento della loro professionalità per chi tutti i giorni si dedica con passione e impegno alla cura del prossimo e dei più deboli».

Nel corso dell’incontro le organizzazioni sindacali hanno chiesto anche la revisione della delibera 407 della Regione Campania sui tetti di spesa nella macro area della riabilitazione con particolare riferimento al contrasto al dumping ricevendo «un’apertura in tal senso da parte dell’istituzione regionale come pure è stata accolta la richiesta dell’apertura di un tavolo di confronto tra Regione e sindacato circa le modalità di attuazione della normativa sulla concorrenza».