Banditi 1000 posti ma assegnati solo 842 anestesisti e rianimatori: appena 25 su 55
Male pronto soccorso, 118 e radioterapia

Cominciamo dai numeri, li fornisce una inchiesta del Mattino firmata da Maria Chiara Auslisio.
Su un totale di 1053 posti per le Scuole di specializzazione in Medicina (anno accademico 2024-2025) banditi dal Ministero dell’Università, qui a Napoli ne sono stati assegnati 842 vale a dire l’ottanta per cento delle disponibilità. Il dato non è poi così male se si considera che – se pure in presenza di 211 caselle rimaste scoperte – vantiamo in ogni caso un quattro per cento in più di occupazione rispetto alla media nazionale che non va oltre il 76 per cento. E fin qui ci siamo. Ma il punto non è questo. Il vero nodo è che i nostri giovani medici, quelli che dovranno curarci in futuro, non hanno alcuna intenzione di specializzarsi in tutti quei settori di cui invece la Sanità – e non solo quella napoletana e campana – avrebbe un disperato bisogno.

I DATI

Basta dare uno sguardo alle statistiche, elaborate scuola per scuola, dalla Vanvitelli alla Federico II, per rendersi conto della gravità di un fenomeno rispetto al quale prima o poi bisognerà trovare delle soluzioni concrete. Nonostante l’incremento dei posti disponibili registrato negli ultimi anni, alcune aree mediche, come l’emergenza e la chirurgia generale, continuano a registrare un numero assolutamente insufficiente di candidature. Ma entriamo nel merito dei dati per capire precisamente di che cosa parliamo. La scuola di specializzazione in Anestesia, rianimazione e terapia intensiva della Vanvitelli, cominciamo da qui, mette a bando 62 posti ma ne assegna solo 47, fa pure peggio la Federico II: su 55 ne occupa appena 25. Vale a dire che tra cinque anni, se tutto va bene, al servizio dei pazienti avremo 72 anestesisti/rianimatori in più.

Ma andiamo avanti. Passiamo alla Chirurgia generale, partiamo dalla Vanvitelli: 21 posti banditi e cinque assegnati, parlando in percentuale l’Università si ferma al 24. Sempre in percentuale la Federico II arriva invece al 45 con 55 posti liberi e solo 25 aspiranti chirurghi. La Radioterapia poi è messa malissimo: cinque posti e zero richieste alla Vanvitelli, otto posti e solo due domande di assegnazione alla Federico II. Neanche un solo specializzando iscritto alla scuola di Farmacologia della stessa Vanvitelli: undici posti e neanche una richiesta; quattro posti e una sola domanda invece alla stessa scuola della Federico II.

LE DIFFICOLTÀ

Ed eccoci alla Medicina d’urgenza: cominciamo con la Vanvitelli: 29 caselle da riempire e otto domande. Più o meno stessi numeri alla Federico II: 27 posti banditi e anche qui appena otto assegnati. E meno male che la Regione Campania quest’anno ha avuto la buona intuizione di non bandire borse di studio: «Sarebbero state inutili ancorché dannose – è il commento di Massimo Minerva, coordinatore dell’Als – Associazione Liberi Specializzandi che ogni giorno raccoglie decine di segnalazioni sulle Scuole dell’intero paese – . Così facendo non solo si è risparmiato un bel po’ di danaro ma si è anche incrementato il numero di iscrizioni alle scuole di specializzazione che in molti casi resta ben lontano dalle aspettative. Vedremo quanti effettivamente si iscriveranno: lo sapremo con certezza il prossimo 3 ottobre quando saranno comunicati i numeri ufficiali». Ma andiamo avanti nella lettura dei dati: zero specializzandi, sia alla Vanvitelli che alla Federico II, in Microbiologia e virologia: restano senza assegnazione ben dieci posti tra le due università. Vediamo invece quali sono le scuole più ambite dove per entrare bisogna faticare non poco. Se quella Generale non la vuole fare nessuno i neolaureati scelgono all’unanimità le chirurgie Maxillo facciale, Plastica ed estetica e Toracica per un totale di undici posti assegnati alla Vanvitelli e diciotto alla Federico II. Per non parlare della Dermatologia, tre caselle subito occupate alla Vanvitelli e sei alla Federico II: una vera e propria gara a chi riesce a entrare sbaragliando i colleghi. Stessa passione per la Geriatria: sedici posti su sedici assegnati alla Vanvitelli e diciotto su diciotto alla Federico II.

Riempiti senza difficoltà anche i quattordici posti banditi per la scuola di Oncologia medica della Vanvitelli e i dodici destinati alla Federico II. Quasi impossibile sperare di farcela a Oftalmologia, ambitissimi i quindici posti in totale a disposizione delle scuole nelle due università. Così come lo sono, ambitissimi, quelli di Ortopedia e traumatologia ma solo i quindici della Federico II perché – esattamente come le due scuole di Otorino – l’Ortopedia della Vanvitelli non ha ricevuto l’accreditamento necessario per accogliere le richieste di iscrizione da parte dei giovani medici. In buona sostanza l’Osservatorio del ministero non ha riconosciuto alle due scuole partenopee la capacità di pianificare, organizzare e realizzare una adeguata attività di formazione specialistica. E chiudiamo con la Pediatria, un vero e proprio arrembaggio: trenta posti su trenta occupati alla Vanvitelli e addirittura 46 su 46 alla Federico II.