L’intervista Vincenzo Santagada

Vincenzo Santagada, assessore al Verde e ai Rifiuti del Comune di Napoli, è stato confermato presidente dell’Ordine dei Farmacisti al termine dello scrutinio delle elezioni che si sono tenute il 12, 13 e 14 ottobre.
«Sono davvero emozionato, soprattutto per la grande partecipazione – avverte in un’intervista al Mattino firmata da,Dario De Martino – è segno di appartenenza ma anche testimonianza di affidabilità nei confronti della classe dirigente che da un lustro sta guidando con visione la categoria nel processo di trasformazione della professione».
Che ruolo ha il farmacista nella sanità di oggi?
«I farmacisti, nelle loro varie declinazioni professionali, hanno dimostrato di aver fatto il salto di qualità con coraggio, competenza ed efficienza rafforzando il loro ruolo nei confronti dei cittadini. Oggi il farmacista non è più solo lo specialista del farmaco ma anche consigliere e guida nel mondo della sanità diventando un pilastro insostituibile nel welfare territoriale. Dobbiamo continuare a indirizzare e formare la categoria sui temi dell’evoluzione della domanda di salute e delle sinergie interprofessionali necessarie a rafforzare la Sanità territoriale, la continuità assistenziale, lo sviluppo di nuovi modelli di servizio al cittadino e la gestione efficace ed efficiente delle risorse».
Un ruolo importante potranno averlo le “farmacie di comunità”.
«Sì, nella nuova organizzazione della sanità territoriale rappresentano sempre di più porta di accesso alla presa in carico territoriale dei pazienti cronici che non potranno più essere curati da strutture sanitarie ospedaliere e distrettuali. Per questo è necessario rivedere un nuovo quadro normativo che contempli per le farmacie un modello remunerativo professionale da garantire quella sostenibilità economica, sociale ed etica per strutture di prossimità che fino a qualche anno fa erano preposte prevalentemente alla erogazione di farmaci e non di servizi. Continueremo a ricordare che i farmacisti devono avere il giusto riconoscimento economico e le adeguate tutele con l’aumentare delle responsabilità e dei servizi offerti in farmacia e completare il processo di governance sanitari. E tra questi anche i farmacisti pubblici che assicurano terapie a tutti i pazienti negli ospedali, garantiscono la distribuzione di dispositivi medici e farmaci sul territorio e l’integrazione delle terapie tra centri di cura e domicilio».

Quali gli obiettivi che si prefigge nel nuovo mandato?

«Il principale obiettivo in questo quadriennio sarà quello di rendere l’Ordine ancora più partecipe nei processi, promuovendo progetti formativi e iniziative di “gemellaggio” fra Istituzioni, Enti, scuole e partecipando ai tavoli in cui verremo chiamati ad esprimere il nostro contributo per la valorizzazione della nostra comunità professionale all’interno del sistema salute. Ma non solo. Dobbiamo farci trovare pronti anche ad affrontare nuove sfide. E per farlo abbiamo bisogno dei giovani. Vogliamo fare in modo che la parte più giovane dei nostri iscritti non perda fiducia e possa partecipare attivamente alla vita dell’Ordine, dando un prezioso contributo di competenza ed entusiasmo».